Gli interessi di Marco Polo
Non è passato molto tempo che l’Italia ha palesemente dimostrato che non tutti gli italiani sono uguali. Percorrendo a ritroso nella storia e nostro malgrado invocando Marco Polo, ai veneziani per i danni del maltempo di fine 2019 arrivano oltre 20 milioni e altri sgravi fiscali, a Matera e nel Sud nulla. Ma Il percorso lungo la via della seta per gli italiani del Sud potrebbe ancora farsi molto arduo, soprattutto per alcuni prodotti identitari dello stivale d’Italia!
Conclusi i negoziati con la Cina, il sud Italia non considerato.
«L’UE e la Cina, si legge in una nota stampa Ue, hanno concluso i negoziati relativi ad un accordo bilaterale per proteggere da imitazioni e usurpazioni 100 indicazioni geografiche europee (IG) in Cina e 100 IG cinesi nell’UE».
Ciò è necessario in quanto «I prodotti a indicazione geografica europea sono rinomati in tutto il mondo per la loro qualità e i consumatori sono disposti a pagare un prezzo più elevato perché si fidano dell’origine e dell’autenticità di questi prodotti, ricompensando in questo modo gli agricoltori».
A passare la nota dei prodotti da tutelare è stata la politica italiana, l’UE ha registrato volontà italiane (del nord).
Questo accordo non prevede alcuna tutela per i prodotti del Sud ad eccezione della mozzarella di bufala, a rischiare ”usurpazioni” ci sono, tra gli altri, il bergamotto (olio essenziale),capocollo, clementine, liquirizia, olio, pancetta, salsiccia, soppressata ed altri ancora. Le prime possibili “correzioni” solo tra 4 anni, sempre che ci sia coscienza italiana e che i nostri “politici locali” si accorgano di ciò. Noi lo diciamo anticipatamente, gli interessi di Marco Polo andranno in vigore nel 2020.