benessere meridionale

Da oltre un secolo in Italia, abbiano osservato il giardino degli altri.

Abbiamo scrutato e valutato il giardino di noi altri connazionali ed poco ci interessava il giardino verde o giallo dell’atra Europa confinante, ne è nata una forma di gara legata alle infrastrutture e alla cultura generale e di vita. Chiaramente sulle infrastrutture e servizi, ce lo ripetono ogni anno i media con grandi titoloni, come se scoprissero qualcosa di nuovo, bhe! vince il nord, da sempre a parte i primi anni dell’unità d’Italia…. ma questo non lo commentiamo!
Si vive meglio al Nord, ci sono strade, autostrade, ciclostrade, strade per la carriera, strade di tutti i tipi e misure, per tutte le aspettative… Segno di benessere, benessere generale!

Ma è al Sud che il benessere manca completamente, (non ci chiediamo il perché, manca e basta) manca in base a tutti i metri di valutazione e di indicazione di benessere generale. Misurato in ricchezza personale e servizi alla cittadinanza, le città del nord come:
Gorizia, Aosta, Bolzano, ne prendiamo alcune che sono più a nord, sono in cima alle classifiche;
Reggio Calabria, Enna, Crotone, Trapani, Cagliari, sono in basso alla classifica.
Queste ultime hanno il giardino meno verde, anzi giallo bruciato, come il sole meridionale sa fare in modo naturale.

Al Sud, qui si campa d’aria!

Ma anche in questo giallo deserto meridionale c’è una forma di benessere! Un benessere tipico meridionale, difficilmente esportabile al nord, neanche in modo forzoso, politico o economico. Dice una canzone di Otello Profazio “Qui si campa d’aria”.

Oltre ad essere una bellissima canzone con una bella melodia, è anche un testo che è un dato di fatto, al Sud si campa d’aria. Il tono ironico e rassegnato di Otello è su verità, ne sono cosciente. Ma anche se non riesco a raccogliere gli acini d’uva…

E’ un’aria quella meridionale piena di benessere, pura fresca o calda a secondo le stagioni ed i soggetti, ma pura. E’ quell’aria che secondo le valutazioni mediche ti fa campare di più ed in salute…. Per gli ospedali andate al nord se necessita.

L’altro benessere meridionale

Il benessere meridionale viene anche da una dieta mediterranea più facile da attuare, da prodotti più naturali, dall’aria non intrisa da cime e comignoli di fabbriche inquinanti.

Lo star bene meridionale è sancito dalle statistiche sull’invecchiamento, da dati medico-oncologici e quant’altro le statistiche nazionali sul benessere non valutano come unità di misura. Quasi si voglia nascondere che nel meridione ci sia qualcosa di buono, non vorremmo offendere gli abitanti del nord, dando qualche elemento di vittoria al Sud!!!!

Aggiungiamo che una nostra arma è la pazienza. Veniamo o venivamo a lavorare al nord nei campi come Terroni; nell’edilizia e nelle fabbriche ci intossichiamo, ci rodiamo il fegato e poi torniamo alle nostre assolate ed arieggiate case.

Il benessere meridionale sta nelle piazze dove i bambini futuri emigranti giocano felici, i vecchi si danno alle lucertolose cure di sole e alla briscola all’aria aperta, il benessere meridionale sta nella mamma o zia o vicina di casa che ti inonda l’ambiente circostante di odori e profumi golosi e sani, che ti chiama per mezzogiorno o cena, agli amici squattrinati pronti a brindare alla vita.

Sarà che noi non abbiamo pianerottoli e con ci confrontiamo con inquilini, quindi ci conosciamo tutti e ci aiutiamo tutti! Questo è il benessere meridionale. Siamo forse degli illusi a credere ad un benessere del sorriso e del vivere meglio anche se stiamo peggio! .. Continuando a non osservare i giardini degli altri.. Francia, Svizzera, Austria, Germania tra l’altro confinanti…. Il nostro altro benessere!